Ho sognato una scuola invidiata dove i ragazzi vi andavano felici. Più felici di essi gli insegnanti che avevano a disposizione un ampio parcheggio (i più fortunati potevano parcheggiare all'ombra di ulivi) grazie alla disponibilità di due proprietari terrieri che avevano messo a disposizione l'area.
Tutto procede bene finché uno di questi non decide di vendere ad un conoscente la propria parte. Costui, visto il buon affare, la compra ed in seguito la rivende al Comune.
L'altro proprietario allora decide di vendere pure lui la propria parte al Comune che non accetta la proposta. Al proprietario non resta che delimitare il proprio terreno e agli insegnanti non resta che cercarsi un parcheggio altrove.
Qualcuno mi ha detto che, grosso modo, questo mio sogno descrive una realtà corropolese.
Tutto procede bene finché uno di questi non decide di vendere ad un conoscente la propria parte. Costui, visto il buon affare, la compra ed in seguito la rivende al Comune.
L'altro proprietario allora decide di vendere pure lui la propria parte al Comune che non accetta la proposta. Al proprietario non resta che delimitare il proprio terreno e agli insegnanti non resta che cercarsi un parcheggio altrove.
Qualcuno mi ha detto che, grosso modo, questo mio sogno descrive una realtà corropolese.
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