25 ottobre 2017 - La lenta macchina della giustizia per l'assurda morte di Monia si è avviata, ma si è subito bloccata.
Gli avvocati difensori del presunto assassino, come era prevedibile, dichiarano che il loro tutelato è incapace di intendere e di volere.
La giudice non accetta la documentazione presentata e, in attesa di una nuova perizia psichiatrica, dal 25 ottobre fissa la prossima udienza del processo a porte chiuse al 15 novembre al tribunale di Chieti.
15 novembre 2017 - Com'era prevedibile si racconta la vita "strappalacrime" dell'assassino, la giustizia non si preoccupa di lenire il dolore dei familiari e il processo viene rinviato al 14 febbraio 2018 (san Valentino).
Il processo per l'assassino di Monia è un processo col rito abbreviato, il che vuol dire colpevolezza ma con sconto di un terzo della pena.
Monia però è ancora là, al cimitero, fredda, immobile e sorridente... con quel sorriso che distribuiva generosa ai suoi pazienti di Villa Serena, con quel sorriso che nasceva spontaneo quando rivedeva amici e parenti a Corropoli, con quel sorriso che una sentenza indulgente renderebbe ancora più irreale.
La giudice non accetta la documentazione presentata e, in attesa di una nuova perizia psichiatrica, dal 25 ottobre fissa la prossima udienza del processo a porte chiuse al 15 novembre al tribunale di Chieti.
15 novembre 2017 - Com'era prevedibile si racconta la vita "strappalacrime" dell'assassino, la giustizia non si preoccupa di lenire il dolore dei familiari e il processo viene rinviato al 14 febbraio 2018 (san Valentino).
Il processo per l'assassino di Monia è un processo col rito abbreviato, il che vuol dire colpevolezza ma con sconto di un terzo della pena.
Monia però è ancora là, al cimitero, fredda, immobile e sorridente... con quel sorriso che distribuiva generosa ai suoi pazienti di Villa Serena, con quel sorriso che nasceva spontaneo quando rivedeva amici e parenti a Corropoli, con quel sorriso che una sentenza indulgente renderebbe ancora più irreale.
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